Edizione | Roma, Ed. Edi-Pan 1992 EP 5006 |
Pagine | 240 + inserto |
PRESENTAZIONE
Tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo il madrigale vive la sua ultima stagione aurea attraverso un mutamento di stile e tecnica nella ricerca di un più profondo e partecipato rapporto con i testi poetici.
Il presente volume circoscrive l’indagine analitica alla produzione polifonica profana di tale periodo e in particolare ad alcuni madrigali che intonano un medesimo testo poetico, scelti tra le opere di Monteverdi, Luzzaschi, Marenzio e Gesualdo. Viene così parzialmente colmata una lacuna relativa all’analisi della polifonia vocale tardo cinquecentesca e tentata una corretta valutazione del rapporto di simbiosi tra poesia e musica che viene a ridefinirsi nella seconda metà del ‘500.
La molteplicità delle componenti culturali presenti in questi madrigali obbliga ad inserirli in un più vasto piano di valutazione: ecco perché il volume si avvale di alcune Note di prassi esecutiva, indispensabili per la comprensione di quel mutamento stilistico, e dei preziosi contributi di Fausto Razzi, Pasquale Troìa e Roberto Giuliani.
Fausto Razzi, da scrupoloso interprete di tale repertorio, sviluppa criticamente le precedenti Note. Pasquale Troìa evidenzia alcune componenti culturali caratterizzanti l’antropologia filosofica e la poetica musicale del madrigale tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo.
Roberto Giuliani redige un’esaustiva e ragionata disco-nastrografia dei madrigali analizzati e svolge un’attenta indagine sui musicisti che, in quel periodo, hanno intonato i testi poetici che sono alla base delle composizioni trattate.
La novità dell’analisi madrigalistica e l’originalità dei contributi propongono questo volume ai musicisti, agli studiosi dei fenomeni musicali, della letteratura italiana e dei processi culturali del periodo tra Cinque e Seicento oltreché agli studenti dei Conservatori, delle Università e a chiunque pratica la simbiosi tra il musicale e il poetico.
L' AUTORE
Emanuele Pappalardo è nato a Catania nel 1954 e vive a Roma. Compiuti gli studi scientifici ha intrapreso quelli musicali presso il Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila studiando Composizione, Musica Corale e Direzione di coro, Composizione Elettronica, Chitarra.
Collabora con la Terza Rete radiofonica della RAI. All’attività di compositore affianca interessi musicologici con particolare attenzione alla produzione vocale rinascimentale e barocca.
È attualmente docente di Storia della Musica per Didattica presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso.
Incide e pubblica per la Edi-Pan.